Francesco Laurana in Palazzolo Acreide

{ "_path": "/stories/da-neapolis-allanaktoron-storie-dal-regno-di-hyblon-a-siracusa", "_dir": "stories", "_draft": false, "_partial": false, "_locale": "", "title": "Da Neapolis Allanaktoron Storie Dal Regno Di Hyblon A Siracusa", "description": "", "it": { "body": "Lo scultore **Francesco Laurana** era nato a Vrana verso il 1420-1430, vicino Zara in Dalmazia, che al tempo era un dominio veneziano, e aveva ottenuto un primo incarico di grande rilievo a Napoli nel 1458, quando il re Alfonso d’Aragona aveva affidato a lui e ad altri cinque artisti di eseguire dei rilievi celebrativi delle sue gesta, su un arco trionfale ispirato ai modelli romani, a ingresso del Castel Nuovo. Era stata un’esperienza decisiva, per lui e per gli altri maestri coinvolti, di confronto su novità provenienti da diverse tendenze stilistiche, che si fondevano felicemente. Alla morte del re, lo scultore era poi stato chiamato in Provenza, alla corte di Renato d’Angiò, altro luogo di grande fermento culturale, ed era infine approdato in Sicilia, a Sciacca, richiamato da un altro conte assetato di cultura, **Carlo Luna**. Le sculture di Laurana iniziavano a essere parecchio richieste, da quei committenti siciliani che vedevano in lui l’estensore di un nuovo modello di dolcezza, inserito nelle convincenti quadrature spaziali di un Rinascimento ormai italiano. Così lo scultore, che ormai aveva una bottega operosa a Palermo, nel 1471 firma e data una *Madonna con Bambino* destinata a Noto – è oggi esposta nella chiesa del Santissimo Crocifisso. \n\nLa *Madonna con Bambino* di **Palazzolo Acreide** arriva, con ogni probabilità, poco dopo l’opera di Noto, e ha un’iscrizione che specifica la destinazione: “Sancta Maria dela Gratia de Palazu” – la chiesa di Santa Maria delle Grazie, presso il palazzo, che doveva ospitare originariamente la scultura, è stata poi distrutta. Lo stemma in basso garantisce però riguardo i committenti, gli Alagona, che erano baroni di Palazzolo dal tempo della riconquista aragonese della Sicilia. Per Laurana è un momento magico: ha trovato una formula in grado di stupire, tutta giocata sulla gentilezza e la delicatezza di gesti e sguardi, come quello del Bambino, che con la policromia, di cui ancora si conservano tracce, doveva sembrare ancora più reale.", "place": "Palazzolo Acreide", "author": "Claudio Gulli", "date": "2024-07-01T17:33:00.000Z", "cover_credits": "Stefano Graziani", "cover": "/img/laurana-palazzolo-acreide.jpg", "title": "Francesco Laurana a Palazzolo Acreide", "description": "Nella chiesa barocca dell’Immacolata a Palazzolo Acreide, si conserva un capolavoro di Francesco Laurana, identificato da Stefano Bottari nel 1955", "category": [ "Art", "History" ] }, "en": { "date": "2023-12-07T16:33:20.758Z", "title": "Francesco Laurana in Palazzolo Acreide", "description": "The Baroque church of the Immacolata in Palazzolo Acreide houses a masterpiece by Francesco Laurana, identified by Stefano Bottari in 1955", "body": "The sculptor **Francesco Laurana** was born in Vrana around 1420-1430, near Zara in Dalmatia, which was a Venetian dominion at the time, and had obtained his first major commission in Naples in 1458, when King Alfonso of Aragon had entrusted him and five other artists with the task of executing reliefs celebrating his deeds, on a triumphal arch inspired by Roman models, at the entrance to the Castel Nuovo. It had been a decisive experience, for him and the other masters involved, of confronting novelties from different stylistic tendencies, which blended happily together. On the death of the king, the sculptor had then been called to Provence, to the court of Renato d'Anjou, another place of great cultural ferment, and had finally landed in Sicily, in Sciacca, summoned by another culture-hungry count, **Carlo Luna**. Laurana's sculptures were beginning to be in great demand, by those Sicilian patrons who saw in him the exponent of a new model of gentleness, inserted into the convincing spatial quadratures of a now Italian Renaissance. Thus the sculptor, who by this time had a working workshop in Palermo, in 1471 signed and dated a *Madonna con Bambino* destined for Noto - it is today exhibited in the Church of the Santissimo Crocifisso. \n\nThe *Madonna con Bambino* from **Palazzolo Acreide** most likely arrived shortly after the Noto work, and has an inscription specifying the destination: ‘Sancta Maria dela Gratia de Palazu’ - the church of Santa Maria delle Grazie, near the palace, which was originally intended to house the sculpture, was later destroyed. However, the coat of arms at the bottom vouches for the patrons, the Alagona family, who were barons of Palazzolo from the time of the Aragonese reconquest of Sicily. For Laurana, it was a magical moment: he found a formula capable of astonishing, all played on the gentleness and delicacy of gestures and glances, such as that of the Child, which with the polychromy, traces of which are still preserved, must have seemed even more real.", "place": [] }, "body": { "type": "root", "children": [], "toc": { "title": "", "searchDepth": 2, "depth": 2, "links": [] } }, "_type": "markdown", "_id": "content:stories:da-neapolis-allanaktoron-storie-dal-regno-di-hyblon-a-siracusa.md", "_source": "content", "_file": "stories/da-neapolis-allanaktoron-storie-dal-regno-di-hyblon-a-siracusa.md", "_extension": "md" }